Soprattutto nei periodi di vacanza (Natale, Pasqua, in estate), la stampa locale riporta casi frequenti di furti in appartamenti e negozi. In un mondo in cui la sicurezza delle abitazioni è una priorità per tutti, l'installazione di sistemi di videosorveglianza può fare la differenza nella nostra comunità condominiale. La presenza di telecamere di videosorveglianza contribuisce notevolmente a dissuadere comportamenti criminali. In questo modo, i sistemi di videosorveglianza agiscono come deterrente, creando un ambiente più sicuro. Le telecamere posizionate strategicamente nei punti di accesso consentono di monitorare e controllare chi entra e chi esce dal condominio. Questo non solo migliora la sicurezza, ma offre anche una maggiore tranquillità ai residenti sapendo che l'accesso è limitato e controllato. In caso di incidenti o controversie, le registrazioni video possono essere utilizzate come prove concrete per risolvere le questioni in modo rapido ed equo. Ad esempio, cadute all’interno dell’area condominiale, danneggiamenti alle cose di proprietà comune o privata. Inoltre, in caso di attività sospette o crimini, le registrazioni consentono l'identificazione più veloce e precisa dei responsabili. Recenti fatti di cronaca nera sono stati immediatamente risolti anche grazie alle telecamere di condomini e stabilimenti industriali. Nel 2012, con la legge di riforma del condominio (legge 11 dicembre 2012 n. 220), veniva introdotto nel codice civile l’articolo 1122 ter, il quale stabilisce che le deliberazioni concernenti l’installazione sulle parti comuni dell’edificio di impianti volti a consentire la videosorveglianza sono approvate dall’assemblea condominiale con la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio. Di recente l’Autorità Garante per la privacy ha comminato una sanzione di 1.000 euro ad un amministratore di condominio che aveva installato un sistema di videosorveglianza senza la delibera dell’assemblea condominiale. I condomini erano stati avvisati dell’installazione delle telecamere con una semplice email. Dall’istruttoria del Garante, avviata su di un condomino, era risultato che nel condominio era stato installato un sistema di videosorveglianza composto da due telecamere posizionate all’esterno dell’edificio, il cui angolo di visuale era esteso all’area destinata al parcheggio e al cancello di accesso, con parziale visione della strada pubblica. I cartelli che avvertivano della presenza delle telecamere non riportavano l’indicazione del titolare del trattamento. Il dispositivo poi, oltre a riprendere le immagini, consentiva di visualizzarle mediante un telefonino in possesso dell’amministratore. Nelle sue memorie difensive l’amministratore aveva dichiarato che, essendo i condomini concordi nella necessità di provvedere all’installazione di un impianto di videosorveglianza per far fronte ai continui danneggiamenti che si verificavano nell’area antistante il condominio, aveva installato l’impianto in via d’urgenza, riservandosi di adottare la delibera condominiale alla prima occasione utile. Nel suo provvedimento sanzionatorio l’Autorità ha ricordato che per procedere all’installazione delle telecamere è sempre necessaria una delibera condominiale. La delibera è infatti lo strumento attraverso cui i condomini concorrono a definire le caratteristiche principali del trattamento, andando ad individuare le modalità e le finalità del trattamento stesso, i tempi di conservazione delle immagini riprese, l’individuazione dei soggetti autorizzati a visionare le immagini. In mancanza della delibera condominiale adottata a maggioranza, il trattamento non può essere correttamente imputato al condominio, con conseguente attribuzione della qualifica di titolare all’Amministratore. Il trattamento effettuato dall’amministratore è quindi risultato illecito e ha determinato l’applicazione della sanzione.